Estratto dal “Resto del Carlino” del 14 Dicembre 2023
A partire dal prossimo anno scolastico, dal settembre 2024, alla scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” scatta una rivoluzione didattica. Saranno realizzate “aule laboratorio disciplinari”, un po’ sullo stile dei college anglosassoni, con metodi di insegnamento e apprendimento all’avanguardia. Un sogno nel cassetto dal 2014, che oggi diventa realtà grazie ai fondi Pnrr. Il progetto, che si inserisce nell’obiettivo Next Generation Classroom – Scuola 4.0 per la “trasformazione di aule in ambienti di apprendimento innovativi”, è il primo a decollare in provincia, unico nel suo genere a livello di istituto comprensivo.
L’aula non sarà più assegnata alla singola classe ma al docente, che potrà operare nella propria disciplina in uno spazio attrezzato ad hoc. Lo studente si sposterà da un’aula laboratorio all’altra e potrà letteralmente “immergersi” nelle varie materie. La scuola sarà strutturata per dipartimenti; ci saranno aule di lettere, lingue, musica, arte, scienze, tecnologia, informatica con elementi di robotica. E ancora, armadietti personali per ogni alunno (con festa di inizio anno per la consegna delle chiavi), aule polifunzionali con proiettore e pittura-lavagna, una biblioteca diffusa nei corridoi e un angolo lettura in ogni aula. Un sogno che ha visto il gioco di squadra dell’ex vicepreside Giancarlo Brachetti e dell’attuale Cristina Gobbi, dell’ex dirigente Pierina Spurio, delle colleghe della primaria Michela Compagnucci e Letizia Marino (alla primaria con il Pnrr viene realizzata un’aula immersiva). La referente del progetto, la prof.ssa Marta Cottone, fiduciaria della scuola di primo grado, insieme a una rappresentanza del team che ha lavorato all’obiettivo (i docenti Claudia Contigiani, Paolo Lombi e Alessandra Santini), spiega: “I ragazzi saranno protagonisti del loro apprendimento, grazie a strategie didattiche innovative e dinamiche. Il movimento facilita la concentrazione e lo studente in questo modo acquisisce maggiore autonomia”
La prof Francesca Farinelli dell’istituto “Volta” di Perugia, che adotta il progetto dal 2012, è venuta a formare i docenti; ha spiegato i grandi risultati emersi dalle prove Invalsi, gli alunni sono più attivi a lezione, stimolati. Una scuola, insomma, che risponderà alle sfide dell’Europa.
“È la scuola del futuro – dice il prof Edilio Venanzoni, vice collaboratore della dirigente scolastica – Sarà motivo di orgoglio per la città di Tolentino e il territorio”.
Il progetto è stato accolto con entusiasmo dal Comune, dal sindaco Mauro Sclavi e dall’assessore all’istruzione Elena Lucaroni.
Un ringraziamento particolare va alla dirigente Simona Lombardelli, che si è spesa con tutte le sue forze fin dal suo insediamento per la realizzazione di questo progetto.
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